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PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

In un’epoca in cui le risorse a disposizione sono scarse e soggette a riduzioni e vincoli sempre più stringenti, il Partenariato Pubblico Privato (PPP) rappresenta per le autorità pubbliche un’importante possibilità di approvvigionamento per finanziare, costruire, rinnovare e sfruttare infrastrutture o servizi e, pertanto, favorire il rilancio dell’economia.

Il PPP definisce una serie di forme contrattuali (contratto di concessione il modello più utilizzato) basate sulla cooperazione tra pubblico e privato e il cui oggetto è la realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un’opera in cambio della sua disponibilità o del suo sfruttamento economico oppure della fornitura di un servizio connesso all’utilizzo dell’opera stessa. Può configurarsi come strumento strategico per lo sviluppo di una molteplicità di settori che interessano la collettività, che può consentire di ottimizzare le risorse pubbliche, stimolare l’innovazione e migliorare le capacità delle diverse Amministrazioni pubbliche nazionali, regionali e locali di rispondere efficacemente alle esigenze di infrastrutture e servizi dei cittadini.

Tali benefici possono essere sia di carattere economico e concretizzarsi in una riduzione dei costi complessivi di realizzazione e gestione dell’infrastruttura, sia riconducibili ad un incremento dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei servizi erogati.

Gli elementi che caratterizzano il Partenariato Pubblico Privato sono:

  • La partecipazione attiva dell’operatore privato in tutte le fasi di realizzazione e gestione del progetto, mentre alla parte pubblica spetta il compito di definire gli obiettivi e di verificarne l’attuazione;
  • La durata del contratto, di lungo periodo, determinata in funzione dell’ammortamento dell’investimento o delle modalità di finanziamento per raggiungere un risultato di interesse pubblico;
  • Il finanziamento a carico del privato per una quota significativa, anche in ragione del rischio operativo assunto dal medesimo;
  • L’allocazione dei rischi, che prevede il trasferimento in capo al privato dei rischi sui quali ha il controllo diretto e, in particolare, del rischio operativo;
  • L’equilibrio economico-finanziario, dato dalla coesistenza di convenienza economica e di sostenibilità finanziaria. Nei casi in cui il progetto non generi flussi di cassa sufficienti, ai fini del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario è permesso il ricorso alla contribuzione pubblica.